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Illuminazione di emergenza Roma

Con il termine illuminazione di emergenza Roma si intende un sistema secondario e autonomo di illuminazione creato per assicurare la visibilità durante momenti di interruzione di energia o nell’eventualità che non ci sia l’ illuminazione ordinaria. Questo tipo di sorgente luminosa è fondamentale in circostanze dove l’assenza di adeguata illuminazione naturale potrebbe minacciare la sicurezza dei presenti, come durante incendi, terremoti, sbalzi di corrente o altre situazioni di emergenza.

La presenza di illuminazione d’emergenza è un requisito obbligatorio e un presidio fondamentale in diverse situazioni e ambienti. Infatti, in tutti i luoghi pubblici chiusi come ad esempio impianti produttivi, istituti scolastici, strutture ospedaliere, strutture ricettive, esercizi commerciali uffici, musei, cinema, teatri, supermercati, stazioni e aeroporti, è richiesta la presenza di un’adeguata illuminazione d’emergenza. Non in tutte le nazioni è obbligatorio avere questo tipo di sistema di sicurezza in ogni edificio elenacato.

Ci sono diverse tipologie di sistemi di illuminazione di emergenza, che offriamo noi di Estintori Roma, ma i più comuni includono:

  • Luci di emergenza: sono lampade che si accendono automaticamente in caso di interruzione di corrente, fornendo un’illuminazione di emergenza per un breve periodo di tempo, di solito da 1 a 3 ore. Questi sistemi possono essere alimentati da batterie interne o da una fonte di alimentazione esterna.
  • Sistemi centralizzati: sono sistemi che utilizzano una fonte di alimentazione centralizzata per alimentare le lampade di emergenza in tutto l’edificio. Questi sistemi sono solitamente utilizzati in grandi edifici, come ospedali e centri commerciali.
  • Illuminazione di sicurezza: questo tipo di illuminazione è progettato per fornire un’illuminazione costante in caso di emergenza, per consentire alle persone di evacuare un edificio in modo sicuro. Questi sistemi sono solitamente alimentati da una fonte di alimentazione esterna e possono includere lampade di emergenza e segnali di uscita.

La selezione del tipo di illuminazione di emergenza Roma da utilizzare dipende dalle particolari richieste dell’edificio e dalle normative in vigore nella zona. È essenziale assicurarsi che il sistema sia realizzato e installato da esperti del settore per la massima efficacia in situazioni d’emergenza. Un sistema di illuminazione di emergenza adeguatamente progettato e installato da noi di Estintore Roma può fare la differenza tra una situazione di emergenza gestita in modo sicuro e una situazione di emergenza disastrosa. Quindi, se non hai ancora un sistema di illuminazione di emergenza installato nel tuo edificio, è importante prendere in considerazione questa opzione per garantire la sicurezza del tuo personale.

L’illuminazione di emergenza deve essere in grado di garantire una luce sufficiente e costante per consentire la vista delle vie di fuga e delle uscite di sicurezza, in prossimità delle porte tagliafuoco, dei sistemi di protezione antincendio, come l’impianto sprinkler. Inoltre, nelle strutture ospedaliere e sanitarie, l’illuminazione di emergenza è indispensabile per garantire la continuità delle operazioni chirurgiche e di terapia intensiva in caso di malfunzionamenti del sistema di alimentazione elettrica. In generale, l’illuminazione di emergenza è obbligatoria in tutte le situazioni dove la sicurezza delle persone è a rischio.

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Solitamente per la progettazione di un impianto di illuminazione antipanico e di sicurezza deve essere seguita la norma UNI EN 1838.

Il datore di lavoro deve occuparsi del controllo e della manutenzione delle attrezzature e degli impiandi di emergenza in base alle disposizioni legislative generali di sicurezza.

Dove si posizionano le luci dell'impianto di illuminazione di emergenza

Luce di emergenza posta fino a 2m per essere visibile al buio o con il fumo, illuminata di rosso
luci di emergenza per le uscite di sicurezza

Dove si posizionano le luci dell’impianto di illuminazione di emergenza è facilmente intuibile, anche se dipende dalle normative locali e dalle caratteristiche dell’edificio. Ovviamente devono essere posizionate in modo che siano visibili, quindi posizionate ad un altezza adeguata ( fino a 2 m) per farle vedere anche in caso di fumo o oscurità, devono essere posizionate lungo i corridoi, le sclae, i percorsi di uscita e le aree di raccolta.

Anche le uscite di emergenza devono essere segnalate con gli appositi segnali di uscita, ovviamente adeguatamente illuminati, che ne indicano la posizione.

Inoltre, se la struttura è composta da numerosi livelli, è indispensabile installare un sistema di illuminazione di emergenza sia nelle uscite che negli ascensori. In questo modo sarà più facile per le persone individuare l’uscita più vicina ed evacuare rapidamente l’edificio in caso di emergenza.

In conclusione, il posizionamento preciso degli elementi di illuminazione di emergenza dipende dalle leggi locali e dalle peculiarità della struttura. Tuttavia, in genere è auspicabile installare le lampade di emergenza lungo le vie di fuga, mentre le indicazioni di uscita dovrebbero essere posizionate in modo da essere visibili e raggiungibili da questi corridoi.

C’è una differenza sostanziale tra le luci di sicurezza ( segnalazione di sicurezza) e le luci di emergenza. Le prime, fanno parte dell’ impianto di illuminazione di sicurezza e sono essenziali per la prevenzione incendi, devono rimanere accese per segnalare pericoli, ostacoli o lavori stradali, l’illuminazione di sicurezza può essere

L’illuminazione di sicurezza può essere realizzata con impianti centralizzati e/o singoli apparecchi d’illuminazione con alimentazione autonoma.

le seconde invece si accendono solo nel caso in cui l’illuminazione tradizionale salta e per segnalare le vie di evacuazione per mettere in sicurezza degli occupanti e la sicurezza dei soccorritori in caso di emergenza, o evento critico nell’edificio.

Durante le situazioni di emergenza è fondamentale proteggere i soccorritori che devono agire in zone pericolose e permettere agli addetti di mettere in sicurezza macchinari e impianti se la mancanza di energia elettrica e illuminazione normale non è abbastanza o in caso di guasto.

Gli apparecchi di illuminazione di sicurezza (o segnaletica di sicurezza) conformi alla norma di riferimento EN 60598-2-22 devono essere collocati in modo da garantire illuminamento negli ambienti di lavoro ad ogni uscita e nei punti in cui sia necessario evidenziare pericoli potenziali o apparecchi di sicurezza.

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I parametri per la presenza di luci di emergenza e di sicurezza sono contenuti nelle disposizioni legislative per la prevenzione incendi, alle quali sono soggette determinate attività o luoghi, in particolare le attività soggette a controlli di prevenzione normate dai vari D.M.

Le luci di emergenza

Le luci di emergenza sono obbligatorie in molte strutture pubbliche e commerciali, come luoghi di lavoro, negozi, istituti scolastici, centri medici e alberghi.

Quasi tutte le luci di emergenza sono collegate alla rete elettrica principale per assorbirne l’elergia elettrica e ricaricarsi per mantenere alto il liello di batteria.

Quando viene a mancare la corrente o scatta il salvavita la luce si accende.

Altre tipologie di lampade di emergenza sono off-grid, cioè sono alimentate da una batteria e spesso devono essere azionate a mano.

La prima tipologia di luci, ovvero on-grid, si divede in tre categorie:

  • luci da parete (le classiche luci con la scritta “Exit” poste in prossimità delle vie di esodo);
  • luci da presa (più utilizzata in casa, raccomandata di tenere sulle scale se l’abitazione è a più livelli);
  • luci da incasso (scelte in base alle caratteristiche dell’edificio, vengono solitamente utilizzate in grandi impianti pubblici).

Le luci off-grid, invece, sono unicamente le lampade portatili.

In fine ci sono le luci trasportabili che è sempre un vantaggio avere con se. Posizionarle in un luogo accessibile a casa o al lavoro sarà utile in caso di emergenza. Tuttavia, poiché queste luci non sono collegate all’impianto elettrico, devono essere azionate manualmente quando necessario; pertanto, è fondamentale controllare regolarmente la durata della batteria.

luce di emergenza portatile
Luci off-grid portatili

Attualmente, le luci di emergenza a LED sono le più richieste sul mercato. Il motivo è semplice: queste luci offrono un livello di luminosità brillante e richiedono un consumo energetico minimo. Inoltre, vantano un’eccezionale resistenza agli urti e ad altre distruzioni involontarie.

La norma CEI EN 50172 indica come si effettuano le prove per mantenere in efficienza il sistema di illuminazione di emergenza.

Quali sono le grandi categorie in cui si distingue l' illuminazione di emergenza?

L’illuminazione di emergenza può essere generalmente suddivisa in due gruppi: non mantenuta e mantenuta. L’illuminazione non manutentiva si attiva automaticamente in caso di interruzione dell’alimentazione elettrica, mentre l’illuminazione di emergenza manutentiva deve essere controllata e testata regolarmente per garantirne il corretto funzionamento.

I tipi di illuminazione di crisi più utilizzati sono: Segnali di uscita a LED, paratie di emergenza, lampade a parete a LED e segnalatori a livello del pavimento. Questi forniscono un percorso ben illuminato per consentire alle persone di evacuare facilmente la struttura in caso di emergenza o di esercitazione antincendio.

L' illuminazione di emergenza Roma non mantenuta

Il sistema di illuminazione di emergenza non assistita comprende lampade che si accendono spontaneamente in caso di interruzione di corrente. Queste lampade di emergenza sono alimentate da un accumulatore di energia, che si ricarica automaticamente in presenza di elettricità.

Sebbene il sistema di illuminazione di emergenza non mantenuta sia abasso costo e di facile installazione, presenta alcuni svantaggi. Essenzialmente, le luci di emergenza non mantenute funzionano per un periodo di tempo limitato, che va da 1 a 3 ore in base alla fonte di alimentazione utilizzata. Ciò implica che se la crisi si protrae per un periodo più lungo, le luci di emergenza non funzioneranno più.

Inoltre, le luci di emergenza che vengono trascurate possono non avere la stessa potenza di quelle che vengono curate regolarmente, perché l’energia immagazzinata al loro interno è limitata e si consuma rapidamente quando viene utilizzata. Questo indica che potrebbe essere necessario un numero maggiore di luci di uscita per fornire una luce sufficiente durante un’evacuazione.

In conclusione, l‘impianto di illuminazione di emergenza non mantenuta è un tipo di sistema di illuminazione di emergenza che non richiede una fonte di alimentazione esterna, ma presenta alcuni svantaggi, come la durata limitata dell’illuminazione e la luminosità ridotta delle luci di emergenza. Tuttavia, può essere una soluzione economicamente vantaggiosa per gli edifici che non richiedono una elevata durata dell’illuminazione di emergenza. È importante che la scelta del sistema di illuminazione di emergenza sia basata sulle esigenze specifiche dell’edificio e che sia progettata e installata da professionisti qualificati.

L' illuminazione di emergenza Roma mantenuta

L’ illuminazione di emergenza Roma mantenuta è un sistema dotato di un’alimentazione di riserva, come una batteria o un generatore, che fornisce energia alle luci quando l’elettricità normale viene a mancare, è noto come sistema di illuminazione di emergenza mantenuto.

illuminazione di emergenza mantenuta

Le luci di emergenza sono dotate di una fonte di alimentazione che le attiva in caso di interruzione di corrente. Questa fonte di energia può includere una batteria che si ricarica automaticamente quando l’energia è disponibile o un generatore che fornisce energia in caso di interruzione dell’elettricità.

Le luci di emergenza tenute sotto controllo sono di solito più luminose e hanno una durata maggiore rispetto a quelle che non vengono ispezionate regolarmente. Ciò è dovuto all’alimentazione costante fornita da una fonte di energia esterna. Pertanto, queste luci di emergenza sottoposte a manutenzione possono essere utilizzate per intervalli molto più lunghi, in base alla potenza della fonte di alimentazione esterna.

Inoltre, le luci di emergenza possono essere integrate in un sistema di monitoraggio organizzato, che consente di supervisionare il sistema e di individuare eventuali imperfezioni o guasti. Ciò contribuisce a garantire che la struttura di illuminazione di emergenza sia operativa e pronta all’uso in caso di emergenza.

 

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